17-23 gennaio
“I’ll leave you a heart on the window”
(Jin, Heart on the Window)
È arrivato l’inverno vero, quello che a scuola o in ufficio ti spinge ad alzarti per andare a scaldare le mani sul calorifero e, quando i colleghi fanno avanti e indietro, corri a chiudere la porta dietro perché entra il gelo totale dal corridoio. La sera quando esci vedi un fumetto dalla bocca e, quando aspetti qualcuno chiuso in macchina, ti viene l’istinto di fermarti a disegnare sui vetri appannati un cuoricino, come canta Jin in Heart on the Window o, anche, solo stupidamente il tuo nome come quando sei bambino.
Sono quei gesti che ti fanno sorridere e scuotere la testa perché pensi che non dovresti più farlo a quest’età ma non riesci comunque a fermarti dal passare almeno un dito sul finestrino.
Ci sono diverse finestre nella vita con i vetri appannati che nascondono un mondo a sé stante, alcuni fatti di ricordi, altri di sogni, irraggiungibili per la maggior parte di noi; un po’ come le nuvole in cielo che vorresti agguantare, toccare per capire se sono morbide come sembrano ma è impossibile riuscirci.
Quando ho visto la sfilata di Louis Vuitton, questa settimana, sono entrata nel mondo dell’alta moda parigino, partendo con jhope che dall’aereo ci ha mostrato alcuni scatti nell’attesa che prendesse il volo per arrivare, con un video in un inglese perfetto dove ha annunciando la sua emozione di partecipare all’evento, davanti al Cour Carrée del Louvre, dove si è tenuta la sfilata con Pharrell Williams, cantante e direttore creativo del marchio francese in collaborazione con Nigo (DJ e stilista giapponese).
Su quel tappeto sono passate diverse celebrità note agli amanti del kpop e dei kdrama, come Jackson Wang e Gong Yoo ma anche quelle occidentali come Bradley Cooper e Omar Sy, ma tutti gli occhi (quelli di Madame Macron compresa) erano puntati su jhope che ha sorpreso gli ARMY più attenti sia con il grillz (una sorta di griglia, una copertura dei denti in oro, platino o diamanti, usata spesso dai rapper) opera di David Avln, che con una nuova canzone a chiusura della sfilata. Si presume che il singolo, intitolato “LV Bag” -al momento-, sarà parte di un nuovo ipotetico album di Hobi di cui però non è dato sapere ancora nulla, a parte la collaborazione con Don Tolivier, noto rapper americano. D’altronde, anche la sua partecipazione alla sfilata è stata una sorpresa dell’ultimo minuto.
Io l’aspettavo da due anni, più precisamente dalla famosa sfilata a gennaio 2023 di LV (con Rosalia) e il red carpet in compagnia di Jimin per Dior, ma la notizia della presenza di Hobi al Gala des Pièces Jaunes mi aveva totalmente distratta che solo mentre stavo scrivendo il pezzo della settimana scorsa mi è balzato in mente. Un pensiero che è arrivato all’improvviso, fulminandomi e dandomi della stupida per non aver visto il calendario e aver realizzato che era palese la combo sfilata/concerto in una settimana.
E ora sto scrivendo con un occhio puntato su tutti i social nell’attesa di vedere esibirsi Hobi con On the Street, More e Mic Drop ma di questo ne parleremo nei prossimi giorni, anche se possiamo già sentire l’emozione e lui stesso lo ha detto in un post su IG, you can feel it, right? (potete sentirlo vero?), riprendendo le parole del nuovo singolo.
Intanto, ci basta sapere che la prevendita dei biglietti per Hope On The Stage al Barclays Center di New York ha registrato il tutto esaurito in pochi minuti. Prepariamoci agli Squid Game per un eventuale tour del gruppo che ci farà volare come Jin sulle giostre.
A sorpresa, domenica è arriva la bangtan bomb dell’evento privato organizzato da Jin, in occasione dell’uscita di Happy, con alcuni fans che hanno potuto fare un giro sul carosello, come in una favola, vivendo il sogno di toccare sul serio le nuvole, parlando con il WWH in persona al Lotte World. Qui ha poi concluso la giornata sulle montagne russe, divertendosi come un bambino. E questo lo vediamo in tutto quello che fa, specie nell’ultimo episodio di Run Jin in compagnia di Hong Jin-kyung, imprenditrice, conduttrice, modella e attrice sud coreana (famosa per aver preso parte anche a drama come My love from the Star, The Legend of the Blue Sea e Queens of tears). In questa puntata Jin ha cucinato per il Seollal, il capodanno coreano che si festeggerà il 29 gennaio. In quest’occasione, in genere si prepara qualcosa di speciale per le persone a cui si è grati e il nostro hyung preferito ha deciso di cucinare i japchae, il galbi e il kimchi di rapanello da regalare ai suoi amici quali lo chef Paik Jong-won e Lee Ji-kyung e ha riservato un autografo speciale per la figlia di Jin-kyung che è un’ARMY. La presentatrice era emozionata e anche Jin lo era a sua volta.
La semplicità e genuinità di Jin è sempre disarmante perché non si aspetta che gli altri provino per lui quello che lui stesso prova nei confronti delle star mondiali come i Coldplay (che tra l’altro hanno suonato My Universe nell’ultimo concerto a Mumbai, riscuotendo un enorme successo tra il pubblico).
E la troviamo anche in gesti che possono cambiare la vita delle persone come la sua donazione di 100 milioni di won al Korea University Medical Center per le malattie incurabili, per dare sollievo ai pazienti di paesi che non possono permettersi cure costose, o nelle poche e semplici risposte date nell’intervista per Spotify, dove ha ammesso di adorare le caramelle a forma di vermicelli gommosi, che durante la promozione del suo album ha provato il massimo rispetto per RM che riesce a gestire il gruppo e la mole di lavoro da solo, che I’ll be there dovrebbe esser la sua canzone preferita ufficialmente ma lui si diverte ad esibirsi anche con Super Tuna mentre Falling è la canzone che sente di più a livello personale. Non sappiamo ancora cosa pensa di Close to You, il singolo parte della OST di When the Stars gossip, in arrivo sabato 26 gennaio ma speriamo che sarà un successo come Who di Jimin.
A questo proposito, sono uscite le nominations per gli iHeart Awards che si terranno il 17 marzo e Jimin è candidato nelle categorie Kpop artist, Kpop song (Who), Best lyric (Who) e Favorite on Screen con Are You Sure?, il documentario girato con JungKook
Nel frattempo V ci ha fatto sapere di aver finito l’addestramento sottozero, mentre Woo-young degli Ateez ha condiviso le foto da Milano con in sottofondo la sua Christmas Tree.
E anche se è finito da poco Natale, sentiamo ancora la necessità di guardare vecchi album di foto, quei finestrini appannati di ricordi, di momenti passati insieme alle persone amate, come quelle che ha condiviso NamJoon in questi giorni. Dal cartellino che ha rivelato il suo peso alla nascita (4.47 kili, praticamente un bambolotto da spupazzare ogni secondo; a quella sulle spalle del papà, a poco più di tre anni, quando i genitori avevano una piccola azienda che si occupava di consegnare cibo per bambini e il padre lo portava con sé nei suoi viaggi; ai video all’Hwacheon Sancheoneo Ice Festival, impegnato a giocare e divertirsi come un bambino sulla neve. Sta mettendo in pratica il messaggio, l’estratto di un articolo della psicologa Heo Jiwon sul concetto di felicità “don’t be fooled by your brain as it is” (non farti fregare dal tuo cervello/dalla tua mente così com’è), condiviso nelle sue storie di IG. Sostanzialmente l’articolo dice che è difficile essere veramente felici perché c’è sempre una parte di noi che ci ricorda che questa sensazione potrebbe finire e ci tiene all’erta. La felicità è qualcosa che devi impegnarti per ottenerla, per raggiungerla e la puoi trovare nella musica, nella voce di qualcuno, nei tuoi hobby preferiti e persino nel menù di un ristorante di Busan che usa la foto di Suga per indicare che lo zucchero in aggiunta è gratuito.
Sto cercando di ridere e scherzare su Suga anche se oggi è un po’ difficile perché nonostante sia la giornata, la settimana del trionfo di jhope, gli haters (posso solo fare supposizioni su chi li abbia istigati) hanno deciso di metter in trend un hashtag e una serie di commenti da brividi su X con YoonGi.
Tra poche ore, l’unica cosa che mi auguro vada in trend è l’hashtag opposto che ricordi al mondo che i BTS sono 7, non uno di meno e SUGA è dentro, #SUGAin.
Vi saluto con uno dei miei pezzi preferiti di sempre che mi sembra indicato alle mie emozioni del momento: Cypher Killer perché Haters I have a lot but no problem, I kill the shovels digging on my career in order to bury me B*tch I don’t care, you can’t control my shit, I became a ninja who has endured distrust and returned again (Di haters ne ho parecchi ma non c’è problema, rispondo a tutto quello che mi viene lanciato addosso per distruggere la mia carriera. Non me ne frega niente, non puoi/ non potete controllarmi voi haters. Sono diventato un ninja che ha imparato a sopportare ed è tornato in piedi ancora).
Buon Seollal a tutti, I purple you.
Lor
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