6-12 dicembre ’24
“No matter where you are, who you are with, everything depends on your heart and sincerity”
(RM, Letters on Instagram)
Scrivere una lettera a mano, un bigliettino d’auguri sincero, qualcosa che faccia pensare a chi lo riceve che hai dedicato almeno un minuto del tuo tempo a scegliere una frase, provare una penna, rispolverare la bella grafia che ti hanno insegnato a scuola. Da quanto tempo non lo facciamo?
Fino a qualche anno fa, mi divertivo a creare bigliettini al pc, usando vecchie ed imbarazzanti foto e frasi divertenti in rima nate sul momento, poi ho iniziato a scrivere gli auguri sui sacchetti o sulla carta regalo e oggi, se va bene, è già tanto se mando un messaggio al volo sui social. Forse è la pigrizia, forse è che si è persa quest’abitudine perché a volte sembrava quasi un obbligo per chi scriveva e, a sua volta, per chi leggeva di dover sorridere e ringraziare.
Ma, questa settimana, RM mi ha portato a pensarci sopra, perché non importa chi sei o con chi sei, tutto dipende dal tuo cuore e dalla sincerità che metti in quel che fai, anche in un appunto o in una lettera scritta di getto dopo aver visto un documentario sul tuo migliore amico. Come ha fatto Colde con RM, dopo esser stato al cinema a vedere Right People, Wrong Place. Il suo istinto è stato quello di scrivere le sue emozioni e sensazioni all’amico e, viceversa, RM ha risposto regalandoci le sue parole in una storia su instagram e, a sorpresa, anche il video di Around the world in a day. Ed è anche in questi piccoli gesti, in poche semplici righe che si vede perché rientra, secondo la rivista GQ Germany e The Pixel Project (organizzazione no profit impegnata nella lotta sociale contro la violenza sulle donne), tra quegli uomini che rappresentano meglio il rifiuto dell’idea di una mascolinità tossica da macho man.
Nelle sue canzoni, nelle sue live, ha sempre cercato di dare spazio e rispetto a tutti, cercando di abbandonare gli antichi stereotipi generazionali a favore dell’amare se stessi prima di tutto. Non so se sia questa la chiave del suo successo ma di sicuro ha giocato un ruolo determinante se oggi Domodachi rientra all’82esimo posto dei migliori singoli del 2024, seguita da Neva Play al 115esimo posto secondo la rivista Consequence mentre il suo ultimo album è arrivato al sedicesimo posto nella classifica della rivista NME e al primo posto nella classifica dei migliori album kpop per Billboard. In quest’ultima classifica è presente anche Happy, l’album di debutto da solista di Jin, uscito il 15 novembre, classificato al 23esimo posto.
E, parlando di Jin, questa settimana è stato impossibile stargli dietro, è stato come guardare un bambino di tre anni in un episodio speciale di Run Jin. Nella nuova puntata abbiamo visto Jin prepararsi ad un ipotetico appuntamento al buio, mentre si esercitava parlando da solo con se stesso, cercando di capire quali argomenti usare per rompere il ghiaccio e scoprire invece che lo aspettava una sfida ben più dura: intrattenere un bambino come un perfetto zio. È stato divertente vedere il WWH in una nuova versione di se stesso, provando a cantare The Astronaut ad un bambino che era più interessato a giocare e agli alberi che ancora “non hanno cambiato l’abito” (sì, è una frase che mi ha colpito e che avrei usato in apertura se RM non fosse apparso all’improvviso, sconvolgendo i miei piani). Non so se il piccoletto diventerà mai un ARMY ma possiamo definirlo un altro coreano che ignora la straordinaria fortuna che ha, al pari dei fans che hanno potuto partecipare ai due spettacoli live di Jin, dei quali abbiamo potuto vedere il backstage tra foto e video, mentre prova con Wendy delle Red Velvet Heart on the Window. Un Jin emozionato ed introverso che ha quasi paura a guardare l’artista femminile ma che dà comunque il meglio di sé nelle prove con la band e sul palco. Come quando non ha fulminato la speaker di Z100.com (programma radiofonico della stazione americana iHeart Radio) che ignorava la sua collaborazione con i Coldplay e la sua partecipazione al loro concerto in Argentina ad ottobre 2022. Durante l’intervista, Jin ha raccontato di quest’esperienza ma anche del suo concetto di felicità: felice di essersi congedato e felice di poter condividere la sua felicità con i fans, dei quali è sempre orgoglioso.
Ma Jin ci ha anche regalato la sua nuova veste di business man con la produzione di un tradizionale liquore, creato con lo chef Baek Jong-won, dal nome IFIN, e come modello tra le pareti di Villa Arconati per lo speciale invernale della rivista Dicon (che prevede quattro versioni di appuntamenti da sogno in sua compagnia: pomeriggio romantico, festa di compleanno, momenti in giardino e una giornata nella tenuta).
E dal verde dei giardini milanesi, passiamo allo stadio di baseball di Gwangju con il dietro le quinte di Hobi che si prepara al lancio di inizio dell’incontro tra i Samsung Lions e i KIA Tigers (quest’ultimi rappresentativi di Gwangju), all’interno della Korea Series 2024, KBO League (la lega del campionato coreano di baseball) lo scorso ottobre. Se ricordate bene, il primo appuntamento ufficiale di Hobi dopo il congedo -e il rapimento di Jin- è stato proprio questo.
Come si è preparato? Nella sala prove, dove ci sono ancora i disegni di Jimin, ha fatto diversi tentativi di lancio della palla perché, a dispetto di come appare, non si definisce un grande sportivo e anche i suoi compagni di militare ne sono rimasti stupiti. Era visibilmente emozionato e non solo perché si è ritrovato per la prima volta dopo un anno e sei mesi a fronteggiare un intero stadio ma anche per il gesto in sé, nella sua città, nella quale è tornato a bordo di un treno ad alta velocità per poi presentarsi in campo, sotto gli occhi dei fans e di suo padre che fiero ed orgoglioso ha ripreso suo figlio, l’idol, la star. Quella star che riceve le bambole Kaws dedicate a Squid Game 2 in anteprima.
E chiudiamo parlando di un’altra star: Yeontan, di nome e di fatto. Si è guadagnato una stella in cielo comprata da un’army ma soprattutto il video dedica di White Chistmas, realizzato proprio nei giorni più bui per Tae-Hyung e che stringe il cuore fin dalle prime scene. La collaborazione è già diventata un successo ma la sorpresa più grande riguarda Winter Ahead che è stato in grado di spodestare la regina indiscussa del Natale: Mariah Carey.
Questa notte ci saranno i Billboard Awards 2024 e…sì, temo e spero che Jungkook mi darà da lavorare nei prossimi giorni.
Non ho ancora recuperato il suo speciale a causa di due concorsi ai quali ho partecipato di recente e ai quali mi sono piazzata settima. Quando si dice esser ARMY fino in fondo che pure Jimin e Suga sarebbero fieri.
Vi lascio sulle note di Don’t ever say love me di Colde ft. NamJoon.
I purple you.
Lor
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