Waiting for you, Anpanman

29 novembre- 5 dicembre ’24

Waiting for you, Anpanman…

(BTS, Anpanman)

La Corea del Sud è quel paese di cui è facile innamorarsi ma è quasi impossibile disinnamorarsene. È come uno di quegli amanti dal quale torni sempre perché c’è una parte di te che non può farne a meno, nonostante le delusioni, nonostante le paure, si finisce per tornare tra le sue braccia per esser consolati o per consolarla; come in questi giorni grigi in cui il mondo intero guarda da vicino quel popolo che aspetta il suo anpanman, i suoi anpanmen, eroi pronti a soccorrerlo e soccorrerci perché ne abbiamo bisogno tra lo spauracchio della legge marziale, la manipolazione delle informazioni e la notizia della scomparsa di Yeontan. Ma procediamo per gradi.

Sono giorni strani in cui siamo tornati a sentire parole come legge marziale ed impeachment che hanno ricordato il 2017 e, prima ancora, il massacro di Gwangju e che, storicamente, sono associate al terrore mascherato dalla parola ordine. Non sono qui per parlare di politica o di storia coreana perché non ne sono all’altezza ma il mio consiglio è quello di non fermarvi mai ad un articolo e cercare sempre di informarvi da più fonti e canali perché ognuno dà sempre una propria versione della storia. Come i Melon Music Awards 2024 che hanno mostrato un video tributo ai sei membri dei BTS.

Sei? Già, perché non sono riusciti a trovare immagini di Suga alle cerimonie di premiazioni alle quali ha partecipato.

Provate ad immaginare di non conoscere il gruppo ma vi trovate a seguire il programma e vi fermate incuriositi a guardare il video tributo ad uno dei gruppi più premiati nella storia del kpop, senza però voler approfondire la conoscenza, senza far ricerche. Ecco, in quel momento nella vostra testa, i membri dei BTS sono solo sei ragazzi. Non uno di più ma uno di meno. Si è riscritta la storia di un gruppo in una manciata di secondi, cancellando l’immagine di uno dei suoi membri -SUGA- che, a dispetto di tutto, ha visto non solo uno stuolo di fans intervenire per difenderlo a gran voce ma anche il suo primo album da solista, D-day, riconfermarsi come l’album rap più streammato su Spotify Korea nel 2024.

E, a proposito di record dell’anno, non possiamo non menzionare Who di Jimin che si è classificata come la Top Global kpop Song del 2024 (diciassettesimo posto nella classifica globale).  

È stato un anno che ci ha regalato tanto, specie in quest’ultimo periodo ma ci ha anche tolto una delle figure più piccole ed incredibilmente grandi alla quale eravamo tutti affezionati: il piccolo Yeontan, il pomerania di V che abbiamo conosciuto nel 2017 e che ha lottato da sempre contro i problemi di salute legati alla sua razza ma anche ai difetti congeniti del suo cuoricino. Tae è tornato su IG per condividere la notizia con i fans che il piccolo Tannie ha attraversato il ponte dell’arcobaleno, andando oltre il viola e chiedendo agli ARMY di sperare che trovi la sua felicità anche nelle stelle e non possiamo che augurarci che sia così perché quella piccola palla di pelo amata da tutti i membri e da noi fans che ha saputo conquistarsi la copertina dell’album di LayOVer, diventando il primo k-puppy idol nella storia a partecipare anche ad un programma televisivo come l’Mcountdown, merita questo e altro. Merita il suo posto in paradiso.

Quel paradiso cantato da Tae-hyung in Winter Ahead, l’ultimo singolo uscito la settimana scorsa e del quale abbiamo potuto ascoltare due versioni e guardare tre video musicali, da quello girato nel castello francese di Saudreville alla versione cinematic con i due interpreti -V e Park Hyo-shin- seduti, l’uno di fronte a l’altro, al tavolo di un ristorante, fino al visualizer per la versione carol. Ma abbiamo anche potuto vedere i dietro le quinte delle riprese, scoprendo che la prima versione è stata girata nel novembre 2022 con un V attore ma anche partecipe della regia del video che dà indicazioni su come muoversi all’interno delle scene. In quei giorni parigini, V ha provato a parlare francese per dirci che faceva freddo e per raccontarci che è mancino ma è stato costretto ad imparare ad usare la destra dal nonno (da mancina: no, non è facile). Il secondo video è stato invece più toccante e non solo per l’atmosfera anni ‘40/’50 ma per le riprese che sono state effettuate quasi un anno dopo, poco prima della partenza di V, che ha festeggiato in anticipo il suo compleanno con i capelli corti. Ed oggi è passato quasi un anno dalla partenza di V e di RM, di Jimin e di JungKook.

NamJoon è tornato su weverse in occasione dell’uscita del suo documentario girato durante la registrazione del suo ultimo lavoro, classificato come uno dei dieci migliori progetti musicali del 2024 da Hypebeast e tra i primi cento album dalla rivista Rolling Stone (che lo ha piazzato all’88esimo posto). Nel documentario di cui abbiamo potuto vedere l”epilogo” della sua presentazione, RM mostra la versione più onesta di se stesso, a partire dal taglio di capelli.

Non esiste uno spartiacque preciso e definito tra ciò che è giusto e sbagliato, ogni persona si muove all’interno della propria vita tra lavoro, amicizie e carriera in modo diverso, unico e -ricordando un po’ Pirandello- siamo ognuna delle maschere che indossiamo, giusta e sbagliata a seconda della prospettiva di chi guarda. Ma come ha ricordato NamJoon su People, per imparare ad amare se stessi bisogna essere il più onesti possibili con se stessi per prima cosa (to love yourself, you must be the most honest with yourself to hold that key).

E sulla scia dell’amare se stessi, non possiamo non menzionare Jin che è stato il vero protagonista della settimana tra il compleanno festeggiato con la rivista Dicon, una compilation delle challenge Running Wild di Tiktok, i migliori momenti degli Happy Stage Days, video e foto della sacra galleria di Hobi. Quest’ultima ci era mancata come l’aria.

Per chi non lo sapesse: Hobi ha sempre postato video e foto di momenti privati condivisi con i membri per festeggiare il loro compleanno e finalmente è tornato a farlo, regalandoci immagini di un Jin spensierato e anche ubriaco di felicità. Come nella seconda parte del documentario in search of happiness, dove credeva di aver pescato un tonno, rivelatosi una ricciola. Ma la pesca è l’arte della pazienza e, come la vita, è fatta di momenti rabbia che si alternano a quelli di gioia, come vincere una sfida nell’ultimo episodio di Run Jin con gli attori comici della JDB entertainment: Hong Yun-hwa, Kim Min-kyung e Yoo Min-sang. O, ancora, vederlo nei retroscena delle prime riprese post-congedo per Dolby e mentre gira le versioni live di Running Wild e I’ll be there.

Come avete capito, non è stata una settimana facile da seguire e ci sarebbero altre mille cose di cui parlare tra cui un episodio speciale di Handsome Guy al quale ha preso parte Jin o gli episodi di I Am Still: The original che sono finalmente usciti su Disney Plus ma che purtroppo io non ho ancora avuto modo di recuperare e vi chiedo venia ma mi saprò far perdonare. Lo prometto. Però -nonostante i Melon siano nella mia lista nera- festeggiamo la vittoria di JungKook nelle categorie Best Male Solo, Top 10 Artist e Millions Top 10 per Golden.

Tra poche ore uscirà White Christmas di V con Bing Crosby per aiutarci a superare questo lungo e freddo inverno (Let’s make it through this long winter, come ha sottolineato RM su weverse) ma di questo parleremo la settimana prossima, intanto godiamoci i nostri anpanmen.

I purple you.

Lor

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