The weight of being the leader of BTS…

24-30 maggio

You’ll probably have forgotten this moment already but I feel like a load had been lifted away right now. You six month ago, you really had a hard time for the past year and now, I’m sure you’ll be missing this time

(NamJoon, MMM Mini&Moni Music)

Quando vivi un momento difficile, ti chiudi a riccio, cerchi di vedere meno persone possibili perché hai paura che possano interpretare male i tuoi silenzi o non riuscire a capire quello che stai passando e non vedi l’ora che tutto sia finito, vorresti già esser nel futuro per guardarti indietro e dirti che anche questa è passata. Ed è così per tutti, anche se facciamo fatica a crederlo, pensiamo solo alla famosa citazione di NamJoon “life is a soup and I’m a fork” (la vita è una zuppa e io sono una forchetta) o all’ultima considerazione personale che abbiamo visto nello speciale MMM, Mini&Moni Music Album Exchange uscito sabato scorso, “probabilmente ti sarai già dimenticato di questo momento ma mi sento come se fosse stato tolto un peso dalle mie spalle. Il te di sei mesi fa, veniva da un anno duro e, ora, sono sicuro che ti mancherà questo momento”.

Sei mesi fa, NamJoon aveva da poco finito di lavorare a Right Place, Wrong Person e ha fatto ascoltare i nuovi pezzi dell’album a Jimin, l’amico nonché vicino di casa che entra con le buste cariche di cibo, suonando il campanello sulle note della nona sinfonia di Beethoven (Per Elisa). In questo speciale, abbiamo visto due amici che si sono ritrovati, aperti e confrontati l’uno con l’altro nel salotto di casa.

Se siete diventati ARMY da poco, probabilmente vi sarà risultata strana quest’accoppiata, io stessa sono rimasta sorpresa la prima volta che ho visto il saluto speciale tra Mini e Moni nel backstage del party per l’uscita di Jack in the Box, poi col tempo sono arrivata a capire la particolarità del legame tra tutti i membri che si muove su diversi piani, in questo caso tra il più piccolo della hyung line e il più grande della maknae line ma anche tra il leader e chi si affida completamente a lui. Attraverso gli occhi di Jimin abbiamo visto un NamJoon diverso, a tratti più spensierato, impossibile da definire come ha affermato lui stesso perché da un lato l’amico è troppo maturo per la sua età, dall’altro è il pasticcione, soprannominato Dio della Distruzione, ingenuo che abbiamo scoperto nei vari programmi.

Ma soprattutto abbiamo avuto una prima recensione dell’album con la partecipazione dell’autore che ci ha fornito la chiave di lettura sul suo ultimo lavoro che andremo a vedere nel dettaglio nelle prossime settimane, leggendolo come una sorta di diario, come delle note scritte da NamJoon in un periodo della sua vita che non è stato facile perché ha sentito il peso di quello che questi anni hanno rappresentato per lui ma anche di chi lo ha criticato, commentando malignamente -e neanche troppo velatamente- sull’arruolamento tardivo dei BTS, senza tener conto dell’impegno che tutti loro hanno messo per arrivare dove sono ora o anche solo quello che RM è riuscito a fare in quest’ultimo periodo producendo una serie di video musicali per quasi tutte le tracce di RPWP, diretti dal regista giapponese Pennacky (che ha lavorato in precedenza a Sexy Nukim) tra Londra e il Giappone.

In questi giorni infatti, dopo LOST!, abbiamo visto l’MV di Groin, girato per le strade londinesi, quasi un rimando ad On the Street di jhope, con RM volutamente al naturale, in tuta che si muove e balla da solo; il video live di Nuts girato nello studio di registrazione Fish Factory Studio nel North West London (il mio video preferito per l’intimità dell’ambiente, un concerto privato, esclusivo, per lo spettatore) nel quale ha modificato una piccola parte del testo (invece di dire “all nighter” usa “damn fighter”); e Domodachi girato in Giappone e ambientato in una realtà distopica, che ad una prima visione rende l’idea di un percorso di crescita attraverso la bambina protagonista (interpretata da Kana Osawa) che porta lo spettatore a vedere il mondo degli adulti come degli schiavi inseriti in una catena di montaggio, controllati, senza rendersi conto di dove sono e cosa li circonda.

Manca ancora un video musicale all’appello che uscirà la settimana prossima, in quei giorni che possiamo già anticipare vedranno Jin come protagonista. L’Hyung sta infatti per tornare e nel frattempo si è risvegliato sia Wootteo, l’account del pupazzetto astronauta nato ad ottobre 2022 che ha viaggiato con i Coldplay in questi mesi, pronto ad accoglierlo con foto che richiamano The Astronaut per i dettagli come il cruciverba, il disegno con la scritta “welcome home” (bentornato a casa), le note sull’universo e la data del 12 giugno sul calendario, che RJ, l’altro pupazzo creato da Jin per la Line Friends, che è stato scelto come mascotte per il “Knock Knock KFood Festival” a Seoul.

Anche TaeHyung si è risvegliato ed è tornato a casa, seppur brevemente, con una piccola licenza. In questi giorni ha postato infatti nelle sue storie alcune foto ma anche un video dove balla con la line 95 (composta da lui, la coreografa Bada Lee, Lee Do Geon aka GOF e, con la partecipazione speciale di Kim In-gyoo) con i quali aveva già ballato in precedenza sulle note di Slow Dancing mentre questa volta su FUK SUMN  (¥$ feat. Playboi Carti e Travis Scott) nella sala prove nella quale ci aveva salutato con Jimin poco prima di partire, con i messaggi per gli ARMY di quest’ultimo scritti sugli specchi. Nelle storie, V ha lasciato intendere che qualcosa sta bollendo in pentola e non vediamo l’ora di sapere cosa hanno preparato per la BTS Festa.  

Non abbiamo notizie di jhope, Suga e JungKook al momento e speriamo tornino presto a farsi sentire.

Per questa settimana è tutto e vi lascio sulle note di Take Two, la cui uscita era stata annunciata l’anno scorso in questo periodo.

I purple you!

Lor

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