Map of k-pop*: seconda parte

Se nell’ultimo appuntamento, vi ho dato una piccola panoramica generale della terminologia kpop dal punto di vista dei fans e della loro follia, tralasciando qualche chicca come il fan-chant, oggi vi porto dall’altra parte della barricata ossia nella “vita” di un gruppo dandovi qualche indicazione per non perdervi, quindi avviamo il navigatore musicale e segniamo la nuova destinazione sulla nostra mappa.

Partiamo dalla premessa che è stato strano per me capire come si formano e come funzionano i gruppi coreani, qui non abbiamo la stessa concezione di musica come industria. Le band kpop non nascono nello scantinato di casa o tra quattro amici al bar, ma sono talenti selezionati, a volte anche solo per la loro bellezza o all’interno di programmi musicali che sono vere e proprio sfide.

Sì, ok, ci sono programmi come Amici e XFactor che sfornano talenti ogni anno ma di fatto non abbiamo l’idea del trainee che si allena otto ore al giorno, spesso anche per dieci anni, per debuttare sia come cantante che ballerino con una formazione completa, sottoponendosi a regimi lavorativi ed alimentari tirannici. Ma andiamo meglio a capire i termini nei quali ci si imbatte quando il trainee, assieme agli altri membri, debutta come rookie (esordiente), una volta superate le varie selezioni.

Il VISUAL: è il bello del gruppo, quello che inizialmente viene selezionato per il viso e il corpo che incarnano i canoni e rispondono ai parametri della bellezza coreana. A mio avviso, è quello che se in prima battuta sembra avere la strada spianata, in realtà è quello che deve dimostrare più di tutti di non esser solo un bel visino ma di avere anche talento. E ne è la prova Jin dei BTS che agli esordi veniva criticato per esser solo un visual ma negli anni ha dimostrato di non esser solo il World Wide Handsome (e l’hyung più maknae che ci sia) ma anche un vocalist all’altezza degli altri membri del gruppo. O, ancora, Choi MinHo degli SHINee, rapper, subvocal e visual ma anche attore (Hwarang).

L’HYUNG/EONNIE: sono membri più grandi all’interno del gruppo, il fratello e la sorella maggiore. In Corea è tradizione usare gli onorifici ossia dei titoli che accompagnano il nome per rivolgersi alle persone più grandi e questo vale anche nel mondo del kpop. Generalmente, quando i membri più piccoli si rivolgono a quelli più grandi (anche solo se la differenza è di pochi mesi) usano il suffisso hyung eonnie, dopo il nome, come forma di rispetto. Un esempio tipico è Jin hyung, usato da tutti i BTS e in particolare da Suga, perché Jin è il suo unico hyung nel gruppo. All’inverso, anche se sono soliti chiamarli solo per nome, si può usare la forma YEO DONGSAENG (sorellina) o NAM DONGSAENG (fratellino).

Il LEADER: è una figura presente nella maggior parte dei gruppi che può coincidere con il membro più “anziano” ma non è detto, come nel caso dei BTS dove il membro più grande è Jin, ma il leader è RM che è stato anche il primo membro ad esser selezionato. Cosa fa essenzialmente un leader? Bella domanda, è quello che si prende la responsabilità del gruppo, delle azioni degli altri membri, quello che li rappresenta di fatto nelle interviste e premiazioni. Non è un compito facile perché deve sapere gestire il gruppo e dargli la giusta direzione, saperli spronare e proteggerli dai commenti negativi.

Il MAKNAE: indica il membro o i membri più piccoli (la maknae line). Agli esordi, sono dei ragazzini come nel caso di Tae-min (SHINee) che ha debuttato a soli 15 anni o, ancora JungKook (il Golden Maknae dei BTS come è stato soprannominato da NamJoon) che a quell’età è stato anche investito della responsabilità di esser il Main Vocalist, ossia il membro con la migliore tecnica vocale.

Il CONCEPT: è lo stile dell’album che si rispecchia anche nella nuova immagine e atteggiamento del gruppo che si ripropone con un COMEBACK ossia il ritorno sulla scena musicale, quando viene rilasciata nuova musica dopo un certo lasso di tempo. Il nuovo concept serve per promuovere il comeback e per definire poi quel periodo come ERA (ad esempio: la Happiness Era delle Red Velvet prende il nome dall’album Happiness). Tendenzialmente la nuova era coincide anche con un cambio di LIGHTSTICK, le famose lucine che si accendono durante i concerti, sincronizzate tramite bluetooth alla musica.

I LIGHTSTICK: hanno un nome, colori ed una forma propria che si rifà al fandom e sono creati dalle agenzie in collaborazione con gli artisti per rappresentare al meglio lo spirito del gruppo. Ad esempio, il lighstick dei BTS viene chiamato ARMY BOMB e ne esistono tre versioni più l’edizione speciale Map of the Soul. Un altro lightstick iconico, nato da poco ma già di gran successo, è quello degli Epik High, chiamato Park Kyu Bong.

IL FANDOM: è la comunità di fans, di appassionati ad un certo gruppo, il cui nome viene scelto dal gruppo in base al nome che richiama il proprio o al singolo o album d’esordio. Nel caso degli ARMY, inizialmente il nome scelto era bells, campanelle, che in coreano viene tradotto come bang wool che richiama il nome Bangtan e, ancora, perchè le campanelle sono un simbolo degli scouts e il nome del gruppo è letteralmente boy scouts a prova di proiettile. Alla fine però si decise di optare per l’acronimo ARMY che sta per Adorable Rapresentative M.C. for Youth.

Le SUBUNITS: sono i minigruppi o le sottounità del gruppo, composti solo da alcuni membri del gruppo principale raggruppati per lo stesso stile, ad esempio la VOCAL UNIT, la HIP HOP UNIT e la PERFORMANCE UNIT dei Seventeen o i SuperJunior e gli EXO che sono divisi in diverse sottounità. O anche solo la RAP LINE dei BTS composta da RM, Suga e jhope e la VOCAL LINE con Jin, Jimin, V e JK.

NUGU sono letteralmente i “CHI?”, che è un po’ la domanda quando leggono un nuovo nome e poi vanno a spulciare su google per sapere tutto della band menzionata. I Nugu sono quei gruppi semisconosciuti.

Gli OTP: le One True Pair, la sola e unica vera coppia, quella coppia (ma anche trio) all’interno del gruppo che per i fans è quella più legata tra loro basandosi su determinati atteggiamenti e/o interazioni. Queste coppie di amici vengono rinominate con una combinazione di nomi dei due/tre membri che li compongono, tra le più famose ci sono i SOPE -Suga & jhope- dei BTS , le JENLI -Lisa & Jennie- delle BLACKPINK, i MINKEY-MinHo & Key- degli SHINee.

Ora vi sentite pronti per esser parte di un fandom? Vi manca solo di saper intonare il fan chant del vostro gruppo preferito, ossia quello che i fans gridano durante le performance dei loro idol che possono esser i nomi degli artisti o qualche strofa che li rappresenta.

Vi lascio con il fan chant dei BTS cantato dai migliori ARMY al mondo.

I purple you!

* se l’articolo vi sembra familiare e già letto: siete attenti e svegli. Mi piace questo pubblico! Battute a parte, è già stato pubblicato in precedenza su un’altra piattaforma alla quale collaboravo e mi sembrava carino rispolverarlo e aggiornarlo per dare un’infarinatura a chi si sta avvicinando ora a questo mondo.

Lor

Una risposta a “Map of k-pop*: seconda parte”

  1. […] è facile intuire che il suo percorso non è stato dei più semplici essendo stato scelto come visual del gruppo, quello bello, quello che deve sempre dimostrare di esser qualcosa di più di un semplice […]

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