RM… you’re limited edition

Sono mesi che stiamo aspettando la notizia dell’uscita del secondo album da solista di RM, dopo Indigo (2022), anche perché ha rimandato la partenza per il militare fino a dicembre proprio perché stava lavorando ad un progetto e, nell’attesa che arrivi il fatidico giorno, mi sono decisa a recuperare i suoi lavori precedenti. Sono partita da RM, il primo mixtape omonimo uscito nel lontano 2015 sulla piattaforma musicale gratuita Soundcloud, composto da 11 tracce e accompagnato dalla frase “You do you, I do I” (“tu fai tu, io faccio me stesso”) sul blog dei BTS.

Quando ho ascoltato la prima traccia, il pensiero è stato: perché ho aspettato così a lungo e soprattutto perché non esiste l’album in commercio? E potete già intuire che ho amato ogni singolo pezzo di questo lavoro. La gente è un po’ frenata quando si parla di rap, perché nella maggior parte dei casi il pensiero corre al dissing, al botta e risposta tra rappers, senza fermarsi a pensare che questo genere musicale nasce come poesia su un sottofondo musicale; un contenuto con un ritmo (flow) ed una cadenza (la conclusione). Eppure se si ascolta “Voice”, il primo singolo del mixtape, appare subito lampante con quell’inaspettata dolcezza della musica che contrasta la voce da baritono di RM e, nell’insieme, riesce a creare l’effetto di una morbida carezza; il contrasto domina l’intero lavoro e si vede anche sulla copertina del mixtape con il viso di NamJoon diviso tra bianco e nero. Se poi andiamo a prendere la traduzione del testo (e dei vari testi), è impossibile non rimanere colpiti dalle sue parole. In questo singolo, ma in generale in tutto il mixtape, RM risponde alle critiche di chi lo ha definito un venduto per aver scelto la carriera di idol, abbandonando la scena dell’underground, quando si esibiva con lo pseudonimo di Runch Randa.

In questo primo pezzo ma soprattutto in “Do you” e “Awakening”, possiamo già vedere quello poi diventerà l’intro di Idol (successo dei BTS del 2018), “You can call me artist, you can call me idol, no matter what you call me, I don’t care, I’m proud of it”(“puoi chiamarmi artista, puoi chiamarmi idol, non ha importanza, sono fiero di ciò che sono”). In “Do you”, che è interessante anche sotto il profilo acustico per il suo beat (il beat originale appartiene ad Aerosol Can dei Major Lazer, che gli Army conoscono anche per la collaborazione con JungKook in “Closer to You), NamJoon risponde alla critica “skirt and skinny jeans? That’s not hip hop” (“gonne e jeans attillati? Questo non è hip hop”) che veniva mossa al loro abbigliamento agli esordi, menzionando artisti come A$AP Rocky e Kanye West, rappers presenti sulla scena dell’hip hop da tempo e famosi per il loro modo di vestire al quale si sono ispirati inizialmente i BTS, ma soprattutto ricordandoci che non dobbiamo conformarci agli altri, even if you are not perfect, you’re limited edition(“anche se non sei perfetto, sei un’edizione limitata”) e ancora “If you follow the trend that’s good, if you totally different that’s good (…) There was nothing right or wrong, just that various things are different. Haters gonna hate” (se segui la moda va bene, se differisci dalla moda del momento, va bene lo stesso (..) Non c’è giusto o sbagliato, le cose, le persone sono diverse. Chi odia, ti odierà/ti criticherà comunque).

Awakening, il risveglio, è una presa di consapevolezza di chi è l’artista oggi e della solitudine che lo circonda, “my collegues stab me in the back while saying that I became a moron after joining a company, f*ck you, I’m an idol (..) at one time I hated it but now I love to get that title (..) whether I’m an idol or an artist, to be honest it’s not important (..) in the moment of my failure will someone hold my hand?” (“I miei colleghi dell’underground sparlano di me per aver scelto una casa discografica (..) sì, sono un idol e se una volta odiavo quel nome, oggi amo quell’etichetta (..), che sia un idol o un artista non ha importanza (..) nel momento in cui cadrò, ci sarà qualcuno a tenermi la mano?”)

E qui inizia la seconda parte del mixtape, quella del rap più duro se vogliamo chiamarlo così, con giochi di parole come “18” che si pronuncia ship-pal e che ricorda shi-bal (f*ck, fanc*lo) in Monster e in Throw Aways dove, ironia della sorte, cita Bottega Veneta di cui oggi è brand ambassador, “throw it away your Bottega wallet” (butta via il tuo portafoglio firmato). E cita artisti come San E, da cui ha tratto ispirazione per il suo nome (il nome Rap Monster viene dal verso “Call me rap monster ‘cause I rap no stop”, “chiamami mostro del rap perché rappo senza fermarmi”, dal singolo “Rap Genius” di San E) e, ancora, menziona Suga e Snoop Doggy.

Joke, il sesto singolo, è dissing nel vero senso del termine e NamJoon aumenta anche la velocità nel rappare che ricorda Suga. Non è per tutte “le orecchie” vi avviso. Diciamo che se Suga con il suo modo di rappare ti porta ad Hong Kong (Cypher Killer), RM è la voce che picchietta, pulisce e spazza via tutto, scrosta tutto come l’acqua per lavare i piatti (“I tap, tap the duster, scrub, scrub, sweep off, like water my tongue is washing dishes”).

A questo segue poi God Rap che è un pezzo complesso, in cui emerge la visione atea di NamJoon (“If there is such thing as a God”, “se esiste qualcosa come un Dio”; (…) “I dont’ have any religion, because I am my own God”, “non ho religioni perché sono il mio stesso Dio”).

Con Rush, il pezzo con il rapper statunitense Krizz Kaliko, si torna ad un suono più dolce che caratterizza questa terza parte del mixtape e leggendo il testo non si può fare a meno di ridere al verso “I should be the biggest star in the world, I should be hearing Oppa! from every girl”, considerando che oggi probabilmente si sente davvero chiamare Oppa da tutte le fan.

Il mio pezzo preferito però è Life, che ascolterei in loop per ore. Qui la voce di RM travolge chi lo ascolta, lo trasporta con sé, in un locale affollato davanti ad un bicchiere di soju. Circondati dalla folla eppure soli, con espressioni come “Life is more beautiful knowing that we’ve taken a loan on death” (“la vita è bellissima sapendo che è un prestito alla morte”). E c’è anche il suo primo rimando all’arte con la citazione della decalcomania, la tecnica artistica che trasferisce le immagini da un foglio su una superficie come la porcellana o il vetro, per ricordarci che il mondo aspetta solo la nostra impronta ma allo stesso tempo bisogna stare attenti perché le persone cambiano “the people I thought were on my side can change and become viscious like folding paper (…) some parents dont’ have children when they stand in front of money (..) but the thing that we all learned at some point was how to step on someone, to catch them, to hate them. F*ck all the peace and love, I know that that’s the natural enemy of success”, (“le persone che credevo fossero dalla mia parte, possono cambiare e diventare viscide come la carta degli origami (..) ci sono genitori che non hanno figli davanti ai soldi (..) ma la cosa che tutti abbiamo imparato ad un certo punto nella vita è come calpestare qualcuno, come colpirli e come odiarli. Fanc*lo a pace e amore, quello è il vero nemico del successo”). Anche involontariamente possiamo ferire o esser feriti da chi ci era amico.

Il lavoro si conclude con due piccoli capolavori quali “Adrift”,  con l’espressione “Lost in life, lost in you” (“perso nella vita, perso in te”) ripetuto dolcemente che resta impressa nell’ascoltatore e “I believe” che chiude alla perfezione il mixtape ed un invito a credere in se stessi perché “it’s one life to live and one heart to give. Who the f*ck ya want to be? Got no life to miss” (“c’è una sola vita da vivere e un solo cuore da dare. Chi c*zzo vuoi essere? Hai una sola vita da vivere, non perderla”).

Avete già recuperato la discografia di RM? Vi lascio con l’MV di Awakening e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!

Lor

2 risposte a “RM… you’re limited edition”

  1. […] consideriamo RM il primo mixtape omonimo di Rap Monster come un album “emotivo”, una sorta di replica […]

  2. […] il turno di RM sapevo che non sarebbe stato da meno, anche se ancora non avevo recuperato i mixtape RM e […]

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