Ciao, sono Emanuela Valle, apprendista scrittrice, conosciuta nel web anche come Lor, questo perché ho una parlantina e uno stile che ricorda Lorelai Gilmore, la protagonista del telefilm “Una mamma per amica” (Gilmore Girls) e quando ho dovuto scegliere il mio primo nickname -in un forum nel lontano 2007- scelsi proprio questo nome che d’allora mi accompagna fedelmente. Basterebbe solo questo per identificarmi come una nerd senza speranza ma aggiungo anche il carico di briscola con l’amore per i kdrama. E cosa c’entra tutto questo con i BTS? Be’ la mia passione per loro è nata grazie alle serie televisive coreane.
Sono partita dicendo che “no, io non ascolto il kpop. Si, magari qualche OST è bella ma questo non vuol dire esser fan di questo genere di musica”. E non vuole dirlo davvero. Mi piacevano le ost dei drama, recuperavo magari qualche canzone cantata qua e là, ma nulla di più. Poi ho vissuto un periodo pesante, vedevo attorno a me solo il buio e niente riusciva a distrarmi, a farmi tornare a sorridere. Ma è arrivato il trailer di Our Beloved Summer sulle note di Christmas Tree di V e me ne sono innamorata.
Era la canzone di cui avevo bisogno in quel momento. Piano piano ho iniziato a spulciare le canzoni dei BTS su youtube, dicendomi “no, ma non sono una fan” ma più andavo avanti, più volevo sentirle e cantarle, poi vedevo i loro reel su Instagram con estratti di interviste o di Run BTS (che per i neofiti: è un programma dove i membri della band si cimentano in diverse prove) e scoppiavo a ridere come una matta.
Ho iniziato a “conoscerli”, a distinguere i loro tratti e personalità, a capire battute come “Lachimolala” o “Bonobonoya” o, ancora, “I know her face but I don’t know her name” e mi sono ritrovata a volerli vedere in concerto perché non mi bastavano più le vibes che mi trasmetteva il video di Born Singer e i cd di Proof che avevo comprato (e che sono in loop in macchina da una vita). E il mio desiderio si è avverato con l’arrivo dell’album di jhope, Jack in the Box che è stato amore al primo ascolto.
Lui ha scoperchiato il mio vaso di Pandora, facendo emergere tutto quello che avevo trattenuto dentro in quei mesi bui ma dandomi la certezza che in fondo al vaso era rimasta la speranza. Non so cosa abbia fatto scattare la scintilla ma so che mi sono ritrovata in una notte d’estate, in piedi alle 3 del mattino, a guardare la diretta di “Jay” in concerto al Lollapalooza a Chicago, trasmessa su Weverse, nel bagno di casa con le cuffie a mimare le canzoni, cercando di non svegliare familiari e vicini. È stata un’esperienza esaltante e delirante.
Forse è stato in quel momento che mi sono resa conto che non ero un’army ma ero sulla buona strada per diventarlo. Ed ho iniziato piano piano a cercare aggiornamenti su di loro, arrivando a creare il “BTS Weekly News” su una pagina alla quale collaboravo fino a poco tempo fa. Ma ho deciso di cambiare un pochino il format di quella rubrica creando un mio progetto personale: questo blog che finalmente vede la luce.
Non sarà un aggiornamento costante, in diretta sui BTS, ma correrò con loro 7 giorni su 7, creando un piccolo riassunto settimanale di quello che combinano quei 7 normali ragazzi coreani anche se sono a militare.
Siete pronti a seguirmi in questa nuova avventura? Io vi aspetto ogni venerdì e parafrasando Hobi: Hello to my Hope World…hello to my own world.
Lor
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